Descrizione

Comune agricolo che, adagiato in una conca boscosa, ha conservata intatta nei secoli l'impronta medievale suddiviso tra una parte alta, con il castello e gli edifici d'età feudale, ed una bassa, con la cinta delle antiche fortificazioni murarie. Il territorio comunale oggi comprende, oltre al capoluogo, le località di Bagnolo, Bagnore, Marroneto e Selva ed è soprattutto noto per le sorgenti del Fiora, lungo corso fluviale che dal massiccio dell'Amiata scende in direzione della piana maremmana, sfociando poi sulla costa del Lazio. I santafioresi fanno registrare un indice di vecchiaia eccezionalmente superiore alla media. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, figurano le sante Flora e Lucilla, protettrici della chiesa maggiore, in atto di sostenere un anello gemmato d'oro e recanti la palma del loro martirio. L'anello è l'emblema del martirio che qui esercitano gli Sforza sino ai tempi di Pietro Leopoldo; nella versione ufficiale, riprodotta nei registri della Deputazione della Nobiltà, fra le due figure scorre un torrente, a ricordo delle sorgenti del Fiora e dell'importanza che le sue acque hanno sempre avuto per gli insediamenti della Maremma.  

Comune agricolo che, adagiato in una conca boscosa, ha conservata intatta nei secoli l'impronta medievale suddiviso tra una parte alta, con il castello e gli edifici d'età feudale, ed una bassa, con la cinta delle antiche fortificazioni murarie. Il territorio comunale oggi comprende, oltre al capoluogo, le località di Bagnolo, Bagnore, Marroneto e Selva ed è soprattutto noto per le sorgenti del Fiora, lungo corso fluviale che dal massiccio dell'Amiata scende in direzione della piana maremmana, sfociando poi sulla costa del Lazio. I santafioresi fanno registrare un indice di vecchiaia eccezionalmente superiore alla media. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, figurano le sante Flora e Lucilla, protettrici della chiesa maggiore, in atto di sostenere un anello gemmato d'oro e recanti la palma del loro martirio. L'anello è l'emblema del martirio che qui esercitano gli Sforza sino ai tempi di Pietro Leopoldo; nella versione ufficiale, riprodotta nei registri della Deputazione della Nobiltà, fra le due figure scorre un torrente, a ricordo delle sorgenti del Fiora e dell'importanza che le sue acque hanno sempre avuto per gli insediamenti della Maremma.  

Storia

Il borgo è già feudo dei nobili Aldobrandeschi a partire dall'830 nel 1274 viene eletto a sede della contea in lotta con la politica d'espansione territoriale della confinante repubblica di Siena. Nel 1439 il territorio passa per successione al ramo della famiglia Sforza, che nella prima metà del XVII sec. soggiace ai Medici diventandone feudataria. Con gli Sfroza-Cesarini, infine, il borgo, ricchissimo di testimonianze monumentali e artistiche d'epoca comunale, segue il destino politico del resto dello stato mediceo, passando direttamente ai Lorena con Pietro Leopoldo (1789) e al Regno d'Italia (1860). La pieve della Santa Flora e Lucilla, architettura medievale come il convento della SS. Trinità di Selva, custodisce un'importante raccolta di opere d'arte di scuola robbiana, mentre nella parte alta del comune, corrispondente all'antica rocca, si trovano la chiesa del Suffragio e quella di Sant'Agostino. Quattrocentesca la grande e celebre piscina della Peschiera dove sostano le acque del Fiora prima di essere convogliate nell'acquedotto che serve tutta la Maremma.  

Il borgo è già feudo dei nobili Aldobrandeschi a partire dall'830 nel 1274 viene eletto a sede della contea in lotta con la politica d'espansione territoriale della confinante repubblica di Siena. Nel 1439 il territorio passa per successione al ramo della famiglia Sforza, che nella prima metà del XVII sec. soggiace ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a> diventandone feudataria. Con gli Sfroza-Cesarini, infine, il borgo, ricchissimo di testimonianze monumentali e artistiche d'epoca comunale, segue il destino politico del resto dello stato mediceo, passando direttamente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a> con Pietro Leopoldo (1789) e al Regno d'Italia (1860). La pieve della Santa Flora e Lucilla, architettura medievale come il convento della SS. Trinità di Selva, custodisce un'importante raccolta di opere d'arte di scuola robbiana, mentre nella parte alta del comune, corrispondente all'antica rocca, si trovano la chiesa del Suffragio e quella di Sant'Agostino. Quattrocentesca la grande e celebre piscina della Peschiera dove sostano le acque del Fiora prima di essere convogliate nell'acquedotto che serve tutta la Maremma.  

Economia

A Bagnore ha sede uno stabilimento termale, mentre sei pressi dei soffioni boraciferi dei dintorni sono sorte alcune centrali geotermoelettriche dell'Enel. L'estrazione del mercurio non è più uno dei maggiori sbocchi occupazionale: fonti principali del reddito sono, infatti, l'agricoltura e la silvicoltura, affiancate dalle imprese manifatturiere e  dal turismo invernale ed estivo. Efficienti i servizi commerciali e le strutture ricettive. Il comune è sede del Consorzio Intercomunale dell'Acquedotto del Fiora, di alcune infrastrutture di base della Usl come il Consultorio e l'Unità operativa psichiatrica oltre ad una guardia medica. È presente anche un professionale per il commercio.  

A Bagnore ha sede uno stabilimento termale, mentre sei pressi dei soffioni boraciferi dei dintorni sono sorte alcune centrali geotermoelettriche dell'Enel. L'estrazione del mercurio non è più uno dei maggiori sbocchi occupazionale: fonti principali del reddito sono, infatti, l'agricoltura e la silvicoltura, affiancate dalle imprese manifatturiere e  dal turismo invernale ed estivo. Efficienti i servizi commerciali e le strutture ricettive. Il comune è sede del Consorzio Intercomunale dell'Acquedotto del Fiora, di alcune infrastrutture di base della Usl come il Consultorio e l'Unità operativa psichiatrica oltre ad una guardia medica. È presente anche un professionale per il commercio.  

Relazioni

L'ambiente incontaminato e tranquillo del territorio e la presenza delle terme di Bagnore costituiscono le attrattive di maggior richiamo turistico del comune che, all'interno del comprensorio amiantino, ha assidui scambi con gli altri insediamenti della regione a livello di gestione del territorio, nonché di rapporti commerciali, sociali e culturali. Le manifestazioni popolari più ricorrenti sono le fiere: a maggio, in occasione della processione dei Tronchi, a luglio, agosto e settembre; bimensile, invece, il mercato allestito solo nel capoluogo. Nella frazione di Marroneto il 14 agosto sono infine organizzati i fuochi dell'Assunta. Il 29 luglio di festeggiano le Patrone Santa Flora e Santa Lucilla.

L'ambiente incontaminato e tranquillo del territorio e la presenza delle terme di Bagnore costituiscono le attrattive di maggior richiamo turistico del comune che, all'interno del comprensorio amiantino, ha assidui scambi con gli altri insediamenti della regione a livello di gestione del territorio, nonché di rapporti commerciali, sociali e culturali. Le manifestazioni popolari più ricorrenti sono le fiere: a maggio, in occasione della processione dei Tronchi, a luglio, agosto e settembre; bimensile, invece, il mercato allestito solo nel capoluogo. Nella frazione di Marroneto il 14 agosto sono infine organizzati i fuochi dell'Assunta. Il 29 luglio di festeggiano le Patrone Santa Flora e Santa Lucilla.

Località

Acquaforte, Acquarella, Bagnolo, Bagnore, Canalone, Case Alte, Case Fioravanti, Convento, Fontespilli, Gretini, Marroneto, Mormoraio, Selva, Terrasanta

Acquaforte, Acquarella, Bagnolo, Bagnore, Canalone, Case Alte, Case Fioravanti, Convento, Fontespilli, Gretini, Marroneto, Mormoraio, Selva, Terrasanta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Fiora rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.